Consapevolezza corporea e postura
Con l’espressione consapevolezza corporea si intende in generale la persa di coscienza dei sistemi di percezione dei propri movimenti e dei meccanismi corporei.
Per la concezione occidentale di corpo e ginnastica è difficile ancora oggi comprenderne l’importanza e le radici. Conoscere il proprio corpo e riconoscere i segnali che fornisce è sicuramente uno step importante quando si ha a che fare con la postura. Moltissime persone, ad esempio, non conoscono il meccanismo respiratorio e considerano l’atto come un qualcosa di automatico e necessario per vivere. Il muscolo diaframma, principale motore della respirazione, è invece responsabile molto spesso di dolori e alterazioni della postura, non solo riferibili alla respirazione in sé ma, soprattutto, relativi alla schiena, al collo, alla testa.
Cominciare un percorso di consapevolezza corporea in ambito chinesiologico è sicuramente molto complesso e dispendioso dal punto di vista del tempo. L’esperienza però è molto interessante e motivante per le persone che si approcciano ad essa.
Origini
Rientrano in percorsi di consapevolezza corporea, come detto, diverse discipline provenienti da lontano nel tempo e in culture molto distanti dalla nostra. Da millenni esercizi di meditazione, di respirazione, di concentrazione, di controllo dei movimenti vengono eseguiti dall’uomo. Quando il mio pensiero si orienta ad Oriente (scusate il non voluto gioco di parole) mi viene subito in mente l’espressione curiosa di docenti universitari e medici con cui mi è capitato di scambiare idee sull’argomento. Alla resistenza nel credere nell’efficienza di un percorso ritenuto così particolare ho posto sempre due quesiti:
1) esiste un modo migliore di conoscere i meccanismi legati al proprio corpo se non sul proprio corpo?
2) L’uomo utilizza questi metodi/esercizi da millenni, se non funzionassero sarebbero ancora praticati?
Come potete immaginare a queste domande non ho mai ricevuto risposte coerenti con la critica fatta a priori.
Le origini delle metodiche di consapevolezza corporea sono da individuare nello yoga, tai chi, arti marziali in generale, meditazione, ecc. Un grande passo in avanti rispetto a quelle che sembrano pratiche più spirituali che corporee è stato fatto dal fisico, matematico e grande esperto di arti marziali Moshé Feldenkrais, ideatore del metodo che prende il suo nome, oggi piuttosto considerato anche dai critici più aspri.
Conclusione
Lavorare sul corpo e sulla mente oggi potrebbe riportare al centro del sistema Uomo il più grande dono che abbiamo ricevuto: la persona a 360° che purtroppo, sempre di più, sembra essere un accessorio quasi superfluo.