Allenamento
Nella programmazione dell’allenamento di atleti e amatori, spesso si pensa all’obiettivo che viene definito primario, vale a dire l’aumento della performance.
Se ad inizio anno i livelli di forza di un atleta sono x, dopo un mese, due dall’inizio della stagione dovranno essere y. E così per tutte le capacità condizionali (forza, velocità, resistenza) e motorie in genere.
Negli studi da allenatori, istruttori, preparatori e figure simili, si sottolinea sempre la pericolosità dell’overtraining, in riferimento alla temuta diminuzione della performance sportiva, senza che si spieghi che in realtà, applicando i principi base della metodologia dell’allenamento, esso è un fenomeno possibile, ma assai raro.
Postura e sport
Purtroppo a volte non si fanno i calcoli con quelle che possono essere le interruzioni di un’attività di allenamento che sono dovute ad infortuni.
Questi nello sport possono essere dovuti al caso fortuito, ad un incidente vero e proprio. Naturalmente in questi casi poco può la scienza.
La maggior parte dei problemi muscolari (stiramenti, strappi, ecc.) e articolari (distorsioni, lussazioni, ecc.) sono dovuti ad un errato posizionamento del corpo dell’atleta durante l’allenamento o prestazione sportiva.
Lavorare sulla postura del gesto tecnico è fondamentale ma, anche lavorare sull’equilibrio delle catene muscolari, sulla respirazione, sulla mobilità articolare, sul rilassamento e tanto altro, è la base per prevenire, il più possibile, i traumi nello sport.
Prevenzione e allenamento
Per i motivi su esposti appare fondamentale inserire all’interno delle capacità motorie da allenare quella che definiamo capacità di prevenire.
A nostro modo di vedere per ottenere risultati in questo ambito bisogna lavorare poco, ogni giorno sicuramente. Ma oltre a questo lavoro, presente in pratica in ogni buona progettazione di allenamento, va inserita una seduta specifica di ginnastica posturale a settimana della durata di almeno 45′. Che sia una seduta specifica sul rilassamento, sulla consapevolezza, sull’allungamento delle catene muscolari, sulla respirazione o mista poco importa: il cosa sarà deciso in base all’individuo.
Solo lavorando sulla postura con costanza l’atleta sarà messo in condizione di aumentare la propria performance e rischiare sempre meno l’infortunio.
La ginnastica posturale non deve essere solo eseguita nel post-infortunio ma nella prevenzione: questa non sarà un’ora di allenamento persa, ma decine di ore di allenamento di qualità guadagnate.
BIBLIOGRAFIA
R. Barigelli Calcari GLI ASPETTI DELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELL’ATLETA https://besport.org/sportmedicina/gli-aspetti-della-prevenzione-degli-infortuni-nellatleta.htm 2009