Gli attrezzi per la ginnastica
In un fitness sempre più rivolto al futuro, alla tecnologia, al macchinario moderno spesso si dimentica l’origine vera e propria dell’educazione fisica.
Chi ha studiato qualche anno fa, sa bene che per attrezzo, in ginnastica, si intende qualsiasi oggetto usato allo scopo di effettuare degli esercizi ginnici.
Gli attrezzi si dividono in grandi attrezzi e piccoli attrezzi.
Vengono definiti grandi attrezzi quelli con i quali si svolgono grandi esercizi, cioè movimenti che coinvolgono tutto il corpo); i piccoli attrezzi sono quelli per fare i piccoli esercizi, cioè movimenti specifici per alcuni distretti.
Per ulteriore specifica sono grandi attrezzi, il quadro svedese, la spalliera, il palco di salita, la panca, il trapezio, il cavallo o gli appoggi Baumann.
Esempi di piccoli attrezzi sono i cerchi, le clavette, la bacchetta, il bastone, la palla e le palline.
Alcuni di questi attrezzi (piccoli soprattutto) sono facilmente reperibili con una piccola spesa e possono essere estremamente utile in ambito educativo e posturale.
La pallina
Esistono palline di dimensione e consistenza variabile, con annessi bottoni o aghi propriocettivi: molto utile è proprio l’utilizzo di attrezzi diversi per una stimolazione differenziata. Partiamo però dall’utilizzo che si può fare con una semplice pallina da tennis.
Questo attrezzo, conoscendo le zone da stimolare, può dare un’importante aiuto come:
- stimolazione propriocettiva muscolo/tendinea;
- miglioramento della microcircolazione sanguigna;
- riflesso su altri organi;
- rilassamento generale.
Quali zone stimolare
Tutti sappiamo l’importanza del piede per l’uomo. Spesso proprio da questa zona partono diverse alterazioni posturali ascendenti che portano a catena difficoltà a tutto il corpo. A volte i piedi sono la risultante di problemi discendenti, provenienti dall’alto. Sicuro è che la zona va stimolata per migliorare la situazione di salute e posturale.
La posizione da preferire è la stazione eretta e, con la pallina sotto il piede, possono essere stimolate tutte le zone in senso trasversale, longitudinale, circolare. Una parte importantissima è l’arco plantare per la sua corrispondenza con la colonna vertebrale a livello riflessologico. Regola fondamentale è soffermarsi sui punti più dolenti fino a che il fastidio diminuisce.
Altra zona nella quale è utilissimo intervenire è quella lombare. Nel particolare da supini, disponendo due palline (magari anche più morbide) a livello dei pilastri diaframmatici e rilassandosi sulla zona per qualche minuto, con l’accompagnamento di una respirazione addominale.
Interessante può essere svolgere lo stesso lavoro in altre zone della schiena nelle quali si sentono tensioni muscolari; fondamentale sarà accompagnare sempre con il respiro il tentativo di rilassamento delle parti.
Conclusioni
Se si vuole intraprendere un lavoro posturale l’utilizzo della tecnologia è utile. A volte si dimentica però che anche con una semplice pallina si possono stimolare positivamente diverse zone del corpo. Sarà semplice ottenere dei grandi risultati con i piccoli attrezzi.